domenica 20 luglio 2008

Il sogno e l'incubo.

Il sogno e l’incubo.
Il sogno di ogni essere umano è vivere una vita serena nella soddisfazione dei suoi bisogni spirituali e materiali. Ogni sua azione è finalizzata al raggiungimento di questo obiettivo.
L’incubo dall’umanità è vivere in una società con l’idea guida del profitto, che determina disuguaglianza, ingiustizia, miseria, guerra, fame, sfruttamento.
Ci si illude che tale partito borghese, meglio dire comitato d’affare, o tal’altro personaggio possano cambiare in meglio la realtà, ma ci si accorge poi che la dimensione reale è sempre la stessa ed i problemi dello stipendio, del lavoro, della casa, dei servizi insufficienti e carenti continuano ad affliggere la nostra vita.
Si vive nella paura del presente e del futuro!
Paura accentuata dai mass-media dei gruppi sociali dominanti, che fanno campagne di stampa tali da far divenire problemi anche realtà normali della società capitalistica.
Che società è una dimensione sociale dove domina la paura?
La paura del presente, del futuro, di altre persone, di poter esprimere liberamente il proprio pensiero, di non avere denaro sufficiente per la propria sussistenza, di non poter uscire di casa liberamente.
“Nel vecchio mondo la realtà presentata nella finzione televisiva è bella, ma rimane solo finzione, purtroppo. In quel mondo…milioni di persone sono senza casa, hanno un’assistenza sanitaria o mancante o carente, milioni di persone non possono accedere all’istruzione.
Che mondo è dove al primo posto c’è l’ottica di fare soldi? Che mondo è dove i soldi si fanno trafficando droga? Che mondo è dove si fanno i soldi con le armi? Che mondo è dove i soldi si fanno sfruttando i bambini? Che mondo è dove i soldi si fanno sfruttando le donne? Che mondo è dove gli esseri umani non contano nulla se non per essere sfruttati?
E’ un mondo di miseria reale e culturale. E’ un mondo di iene, che sbranano gli agnelli.”
Il caldo respiro della speranza
Giuseppe Calocero
E’ una società in cui domina il profitto ed in cui l’essere umano è solo merce per arrivare all’obiettivo principe su cui si fonda l’attività socio-economica.
E’ una società in cui gli esseri umani sono dominati da un insieme di condizioni di vita, da un insieme di leggi dell’attività sociale che sono proprie del dominio di chi detiene il potere economico su chi vive del proprio lavoro.
Il capitalismo è il regno della necessità non soddisfatte!
Ogni essere umano vorrebbe vivere una vita diversa, sogna una vita nuova, ma non crede sia possibile avere intorno una dimensione socio-economica fondata su altri principi.
Il rifugio nel soprannaturale e nelle superstizioni per alcune persone sembra una buona medicina per accettare la cruda realtà, che comunque rimane tale.
E invece…se lo vogliamo, possiamo sognare!
Possiamo sognare un mondo con al centro di ogni attività i bisogni dell’umanità; un mondo dove “ognuno dia secondo le sue capacità e riceva secondo i suoi bisogni”, senza ricchi e poveri, senza profitto e salario; un mondo di eguali nella loro diversità, dove la libertà, la giustizia, la fratellanza si tocchino con mano e non siano solo enunciazioni.
Il capitalismo con la propaganda di paure, illusioni, tabù, superstizioni, luoghi comuni tenta di chiuderci in una gabbia di ignoranza e frustrazione per allontanarci dalla visione concreta della realtà. Camuffa il suo sistema del dio profitto, non importa se di stato, liberistico o misto, con la speranza dell’umanità per allontanarla dalla partecipazione al corso naturale della storia.
Il capitalismo è, nonostante la sua apparente forza, al capolinea. Ha terminato la sua funzione storica.
La forza del capitale è il potere economico, quella delle persone, che vivono di lavoro , è il numero.
Solo con l’organizzazione questa immensa quantità di persone potrà presentarsi agli appuntamenti decisivi della storia con le potenzialità di realizzazione delle speranze e del sogno.
La vita è bella e merita di essere goduta in tutto il suo splendore!