venerdì 30 marzo 2012

Capitalismo: inferno per l'umanità.

Il capitalismo: un inferno per l’umanità.
Su “La Repubblica” del 25.03.2012 il professor Alessandro Penati ha posto al governo una questione di enorme importanza per i cittadini. Lo Stato italiano ha dovuto rimborsare 2.6 miliardi di euro alla Morgan Stanley, causa una perdita di un derivato. Il sottosegretario, in risposta ad una interpellanza dell’on. Borghesi, ha chiarito che l’esposizione della pubblica amministrazione nello strumento finanziario di cui sopra ammonta a 160 miliardi di euro. Questo avviene mentre si chiedono enormi sacrifici ai lavoratori ed ai pensionati con la riforma pensionistica e del mercato del lavoro, miranti a recuperare denaro per le imprese e lo Stato ed ad avere più facilità nei licenziamenti, più bassa tutela nei periodi di disoccupazione, precarietà sempre presente.
L’assoggettamento delle lavoratrici e dei lavoratori di ogni età al carro del profitto è ancora una volta in Italia il modo per cercare di aumentare la produttività generale senza toccare lo spreco parassitario della spesa pubblica, senza colpire la piccola borghesia protetta dall’evasione, senza una vera lotta alla corruzione, al lavoro nero, all’evasione contributiva delle imprese.
Le manovre del governo Montusconi, Berlusconi e Monti sono due facce della stessa medaglia, non hanno colpito per nulla i veri nodi che frenano l’incremento della produttività in Italia.
Montusconi , al di là della propaganda, esemplare è la fandonia dei complimenti al presidente del consiglio nel discorso di Obama, si pone sulla scia dei vari governi succedutisi nel “Bel Paese” nel non intaccare i privilegi delle varie consorterie, protette dall’interclassismo parlamentare , presente pure nei vertici sindacali.
I lavoratori, ancora una volta, devono farsi carico di mantenere nel lusso e nei privilegi chi vive di profitto e rendita e le cucce improduttive.
Tutto ciò mentre cresce la disoccupazione e la povertà e la disperazione porta esseri umani a gesti estremi.
“Lo vogliono i mercati” è diventato uno slogan per triturare tutto e tutti. Questa frase corrisponde a “Lo vuole il profitto”. I mercati infatti non sono altro che coloro che investono soldi per fare altri soldi. Il profitto finanziario e quello industriale sono uniti nel chiedere mano libera nell’uso della forza lavoro e più sfruttamento dei lavoratori.
Solo chi è per il profitto, chi è servo di essa, chi non ha coscienza della realtà, anche per colpa della propaganda borghese, può ancora credere alla favola della democrazia e del capitalismo come sistema sociale migliore.
Il sistema del capitale significa sfruttamento, miseria, morte, guerre, ed oggi questo appare sempre più in chiaro.
E’ inutile sperare in momenti migliori se chi lavora non si carica sulle sue spalle il suo futuro e lotta per conquistarlo.
Il grido di battaglia non è affatto tra monarchia o repubblica, ma tra dominio della classe operaia o dominio della borghesia.
Il grido di battaglia è libertà dai bisogni, giustizia sociale, uguaglianza, fratellanza.
“Tutto in comune!”