sabato 14 marzo 2009

Morti bianche:quando la vita non ha valore.

Morti bianche:quando la vita non ha valore.
Nonostante nessuno ne parli, sul lavoro si continua a morire! Anzi si muore di più!
La media è di quattro morti al giorno e di un incidente sul lavoro ogni quattro minuti.
Sono dati drammatici!
Eppure, al di là del pietismo di maniera e di giornata, non vi sono azioni tali da contrastare il fenomeno, che è in aumento.
Il settore dove vi sono più incidenti mortali è quello dei lavori da costruzione e cantieristica, il 28,57%.
Si muore perché non vengono rispettate le più elementari norme di sicurezza e perché la produzione per il guadagno è prioritaria rispetto alla vita umana.
La centralità dell’impresa significa centralità del guadagno e, pur di raggiungere questo obiettivo, le imprese ed i loro rappresentanti giocano sui bassi salari, sul precariato,sul lavoro nero, sulla riduzione dei costi in ogni campo, anche quello della sicurezza.
Le imprese sono per lo sfruttamento delle persone e prosperano su questa realtà!
La società delle imprese al servizio del guadagno è un fallimento umano e morale per l’essere umano, che si trova ad essere schiavo di una realtà , che mette al centro il denaro.
Il denaro che rende dritto lo storto,
bello il brutto,
alto il basso;
che può comprare una casa, non una famiglia;
l’orologio, non il tempo;
un letto, non il sonno;
un medico non la salute;
una posizione, non il rispetto;
il sangue, non la vita;
il sesso, non l’amore;
un libro, non la conoscenza;
ma che costringe l’umanità ad essere schiava di processi disumani e contro la vita e l’essere umano.
Tutti coloro che si dichiarano per la vita e che manifestano per essa non dicono nulla sulle morti bianche, non fanno girotondi o manifestazioni per una vita vera delle persone che lavorano dentro e fuori i luoghi di lavoro.
I giornali ricordano questa triste realtà solo quando vi sono disgrazie enormi, poi tacciono.
Non fanno campagne, non sensibilizzano.
Preferiscono riempire le pagine scrivendo di crisi, quanto mai per chi lavora e vive del proprio lavoro non c’è crisi, anzi “l’ideologia della crisi” serve per peggiorare le condizioni di chi lavora, di cronaca nera e di giochetti furbeschi dei parlamentari in nome di interessi, che non riguardano mai i cittadini che vivono del loro lavoro.
Intanto ogni giorno vi sono quattro morti e 360 incidenti sul lavoro…ogni giorno…ogni minuto…ogni secondo.
Dobbiamo convincerci che questo sistema è contro l’essere umano e la vita: è solo per il guadagno!
Serve una società che metta al primo posto l’essere umano ed i suoi bisogni.
Serve una dimensione sociale che garantisca la vita e la soddisfazione dei bisogni materiali e spirituali.
Serve un mondo nuovo che metta come primo concetto costituente: “Da ognuno secondo le sue capacità, ad ognuno secondo i suoi bisogni.”
Nell’attuale società il lavoro vivo è solo un mezzo per aumentare il lavoro accumulato.
Noi vogliamo invece una società in cui il lavoro accumulato, la ricchezza prodotta sia un mezzo per il benessere comune e per rendere la vita , meravigliosa nella sua essenza, degna di essere vissuta e goduta in tutto il suo splendore.
Il capitalismo è crisi,fame, miseria, disoccupazione, sfruttamento, guerre!
Siamo esseri umani, abbiamo diritto a vivere ed a essere felici ! Lottiamo per essere felici!