martedì 9 settembre 2008

Un mondo nuovo

Un mondo nuovo
Sempre più, con lo scorrere del tempo, cadono le illusioni che il sistema capitalistico, assumi esso la forma democratica o dittatoriale, statale o privato, potrà mai essere la forma socio-economica in cui gli esseri umani possano essere liberi dai bisogni materiali e spirituali ed esprimere la loro personalità in tutta completezza.
L’interesse primario ed assoluto del sistema attuale è il profitto.
A questo obiettivo tutto deve sottostare.
Gli apologeti del profitto sono sempre più in difficoltà nel vendere ideologie di libertà, fratellanza, uguaglianza, giustizia, pace, collegate alla dimensione sociale in cui esso si realizza.
Ma non si arrendono e continuano a turlupinare le persone con i loro inganni ideologici.
Non si rendono conto che sono ormai reperti storici.
E’ necessario passare dal regno della necessità al regno della libertà!
Questo può avvenire con la costruzione di un mondo nuovo dove al centro di ogni attività vi sia l’essere umano ed i suoi bisogni, dove gl’interessi siano comuni e gli obiettivi condivisi.
Tutti nell’attuale sistema dicono di essere per la vita, anche coloro che non hanno mai partecipato alla nascita di questo meraviglioso evento, ma sono solo parole vuote.
Dicono di essere per la vita e permettono che milioni di bambini muoiano per fame, che si muoia nelle guerre.
Dicono di essere per la vita e non danno a tutti i mezzi per vivere, non lottano contro la miseria, la disoccupazione, la mobilità, lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo.
Anzi fanno di tutto per acuire questi processi.
Essere per la vita significa innanzitutto dare ad ognuno i mezzi per vivere.
Avere una casa, avere la possibilità di bere e mangiare, vestirsi; potersi curare in caso di malattie,avere l’animo sereno e non prigioniero dell’assillo della sopravvivenza, avere la possibilità di conoscere e crescere nella conoscenza.
Noi vogliamo un mondo dove ognuno possa “dare secondo le sue capacità ed avere secondo le sue necessità.”
Un mondo nuovo dove ognuno sia una persona e non un individuo alla mercè del profitto.
C’è bisogno delle intelligenze e dell’azione di tutti per uscire da questo “inferno” dove si lascia ogni speranza per andare oltre, in una nuova dimensione sociale.
Gli esseri umani non possono fermarsi mai nella lotta per l’affermazione della dignità di ogni persona, perché ogni essere umano è degno di vivere la vita senza essere schiavo e servo di nulla.
Dobbiamo costruire un mondo dove la persona sia lo scopo della produzione e non la produzione come scopo delle persone e la ricchezza come scopo della produzione!
E’ possibile, visto lo sviluppo delle forze produttive, ed è necessario per il bene del genere umano e della natura.
“Ma la democrazia pura e semplice è incapace di sanare i mali sociali. L’uguaglianza democratica è una chimera, la lotta dei poveri contro i ricchi non può essere combattuta sul terreno della democrazia…”
F. Engels
Lineamenti di una critica dell’economia politica
I ricchi ed i poveri potranno cessare di esistere e vivere insieme con i medesimi interessi ed obiettivi solo in un sistema in cui lo scopo della produzione sia l’essere umano.
“Per i suoi principi, il comunismo è al di sopra del dissidio tra borghesia e proletariato, poiché lo considera giustificato nel suo significato storico soltanto per il presente, non per il futuro; esso intende appunto sopprimere tale dissidio. Riconosce perciò, finchè il dissidio permane, che il risentimento del proletariato contro gli oppressori è una necessità, che rappresenta la leva più importante del movimento operaio; ma va oltre tale risentimento, poiché il comunismo è appunto una causa di tutta l’umanità, non soltanto degli operai.”
F. Engels
La situazione della classe operaia in Inghilterra.