venerdì 12 ottobre 2012

La lingua degli schiavi...

La lingua degli schiavi della propria bocca. Ci hanno sempre detto capitalisti, politici borghesi, burocrati sindacali borghesi, pennivendoli e pugilatori a pagamento, con lingua degli schiavi al servizio della propria bocca che la democrazia rappresentava il miglior sistema per garantire la libertà, l’uguaglianza, la parità dei diritti, la fratellanza e la giustizia. Oggi che questo sistema, l’altra faccia della stessa medaglia del sistema fascista, si sta mostrando nei fatti per quello che è, i difensori del capitalismo democratico devono avere una bella faccia tosta a propagandare ancora le loro tesi e, se ancora qualcuno casca nelle loro ideologie fasulle, deve dimostrare una vera pochezza intellettiva. Gli ultimi avvenimenti da “giardino fiorito zambettante” mettono in risalto come il cittadino non conti nulla nel determinare governi e governanti. Lo stesso governo Monti ne è un esempio. I rappresentanti del cosiddetto “popolo” sono selezionati per volontà dei gruppi economici dominanti, dove vi sono con pieni “titoli finanziari” le organizzazioni delinquenziali. I rappresentanti dell’economia, della finanza, della politica, della burocrazia sindacale ed i mass-media tentano di far passare gli ultimi “scandali” come qualcosa al di fuori della morale capitalistica. Quello che accade è invece parte integrante del sistema, basato sul profitto, che è un furto legalizzato. Negli ultimi dieci anni, mentre si tagliava diritti, salari ed occupazione alla classe lavoratrice, la spesa degli enti locali è cresciuta di circa 80 miliardi di euro. Sono cresciuti i finti lavori ed i finti favori, le consulenze fasulle, le forniture gonfiate, i sussidi assurdi ed i privilegi per i “rappresentanti del popolo”. E’ aumentata l’evasione fiscale e contributiva, la corruzione, la possibilità di garanzia d’impunità. Determinati gruppi sociali si sono garantiti vantaggi enormi nella gestione dei loro affari e dei loro soldi con lo strumento della rappresentanza politica ad ogni livello, che a sua volta non è voluta rimanere a mani vuote. Tutto questo è avvenuto portando via alla classe lavoratrice centinaia di miliardi di euro, visto che la sua fetta sul P.I.L. è scesa negli ultimi quindici anni dal 42 % a meno del 25%. I soldi sottratti ai lavoratori hanno riempito le casse delle aziende ed hanno riempito le tasche del parassitismo in modo legale ed illegale. Il governo dei professori banchieri non ha affrontato il nodo dell’evasione fiscale e contributiva, della corruzione, la nuova legge è solo una foglia di fico, dell’enorme parassitismo. Ha continuato ad erodere quote di reddito alla classe lavoratrice per mantenere intatti i privilegi del profitto, della rendita, del parassitismo. Addirittura utilizza i nuovi scandali per colpire non le rendite parassitarie, ma ancora una volta la classe lavoratrice, vedi la legge di stabilità 2013. I partiti sono tutti d’accordo, anche se cercano di far sembrare alcune differenze. I burocrati sindacali che tanto hanno contribuito al peggioramento delle condizioni di lavoro e di vita dei lavoratori si apprestano a fare accordi sulla produttività puntando sull’aumento dell’orario di lavoro settimanale e sui bassi salari. Sono tutti a difesa del profitto, della rendita, del parassitismo! Nessuno di loro affronta i nodi veri. Bassa concentrazione delle imprese, produzioni di scarso livello tecnologico con concorrenza con i Paesi emergenti, inefficienza delle leggi in materia di legalità, livello immenso di parassitismo sociale, evasione, corruzione. Basterebbe affrontare seriamente questi temi per risolvere ogni problema di spread, che viene utilizzato anch’esso per portare avanti politiche contro chi lavora e produce. Per uscire da questo labirinto bisogna che usciamo dalla prigione dell’ideologia borghese e prendiamo coscienza che gl’interessi del lavoratore non sono quelli del capitalista, del profitto e della rendita. Le facce nuove con idee vecchissime servono ancora auna volta a cercare di turlupinare la nostra intelligenza. Nuovi e vecchi generali cercano di apparire dalla nostra parte, ma operano per la parte avversa. “E’ un fatto che “ i partiti operai borghesi”, come fenomeno politico, sono già stati creati in tutti i paesi capitalistici progrediti, che senza una lotta decisa ed implacabile, su tutta la linea, contro questi partiti o, fa lo stesso, gruppi, correnti, non si può neanche parlare di lotta contro l’imperialismo, di marxismo, di movimento operaio socialista.” Lenin Il futuro è nelle nostre mani!

Nessun commento: