giovedì 21 febbraio 2008

Elezioni : fiera di adulazioni e seduzioni per portare il passato nel futuro.

Elezioni: fiera di adulazioni e seduzioni per portare il passato nel futuro.


Ci sono nuove elezioni. Ogni partito presenta i suoi programmi e li fa sembrare dolci come il miele.
Essi rispecchiano i temi messi all’ordine del giorno dei mass-media dominanti e gl’interessi dei detentori del potere economico-finanziario con una spruzzata di demagogia sugli aspetti di coloro che lavorano o che cercano un’occupazione, di coloro che sono costretti a vivere con una miseria di euro.
Si ascolta che le imprese devono andare bene, perché, se questo non fosse, non ci sarebbe lavoro e distribuzione di reddito.
Negli ultimi quindici anni le imprese sono andate non bene, ma benissimo, eppure la massa degli stipendi è calata di dodici punti.
I profitti hanno raggiunto livelli record in positivo, gli stipendi al contrario in negativo.
Alti profitti non vogliono dire alti stipendi!
Si dice che la priorità è elevare il reddito dei lavoratori dipendenti ed il tragico è che a dirlo sono coloro che hanno fatto di tutto per ridurlo chiedendo ed attuando la moderazione salariale.
Ci si può fidare?
Un punto da affrontare con decisione per tutti i partiti è la precarietà del lavoro, ma sia il precedente governo sia quello ancora in carica hanno fatto di tutto per aumentarla!
Il precedente con la legge Maroni, l’attuale con l’accordo sul Welfare.
Ci si può fidare?
Ci si può fidare di chi candida chi vuole rivedere ancora la normativa pensionistica e l’art. 18?
Al di la di opportunismi di facciata, ricordiamo che l’opportunismo ha sempre il vestito alla moda, in questa campagna elettorale non si discute delle esigenze del mondo del lavoro, dei pensionati, delle donne che lavorano, dei giovani precari, ma di come, nonostante produzioni da paesi in via di sviluppo, mantenere i profitti ai capitalisti senza capitali nostrani.
Si sta discutendo, approfittando della passività sociale, di come peggiorare ulteriormente la vita di chi è costretto a vendere le braccia o il cervello per vivere.
Vogliono portarci nel futuro peggio che nel passato!
Essi rappresentano una società ormai superata, perché non ha più la forza propulsiva allo sviluppo dell’umanità, è una società stretta nell’ottica del profitto, non aperta alla visione di un mondo nuovo aperto alle esigenze umane.
Il loro pensare è chiuso nei dati economici delle imprese e non nella grandezza di un essere umano, che ha diritto di vivere e di godere la vita in tutto il suo splendore.
E non si accorgono che così frenano lo sviluppo delle forze produttive e la loro produttività, che solo in un mondo di produzione per il consumo e non per la produzione raggiungerebbe vette inimagginabili.
Il futuro per l’umanità è la produzione per il consumo!
Chi si schiera per la produzione per la produzione e, quindi, per il profitto, al di là del vestito all’ultima moda, è del passato.
Il nodo storico, visti i livelli attuali delle forze produttive, è essere per il profitto ed il salario o per il loro superamento.
È essere per uno Stato
” al servizio dei cittadini e quindi uno Stato che s’interessa di dare ad ognuno una buona scuola, una buona rete di trasporti, una buona assistenza sanitaria.
Uno Stato che dia ai cittadini asili nido, scuole materne, ristoranti pubblici ove poter mangiare, se non si ha voglia di cucinare, centri di cultura dove approfondire la conoscenza, possibilità di fare sport a tutti, e quindi palestre, piscine, campi da tennis, campi di calcio, piste e quant’altro possa servire ad avvicinare allo sport ogni cittadino.
Vogliamo uno Stato che aiuti l’espressione della cultura in tutte le sue forme, uno stato che faccia tutto quello che serve per elevare la mente e lo spirito delle persone.
Non vogliamo uno Stato che entri nei rapporti personali, intimi dei cittadini…
Noi siamo per la vita e vogliamo che nascano tanti bambini, che avranno un futuro roseo, ma la scelta di un figlio non è di pertinenza dello Stato, ma di chi ha messo le basi per una nuova vita…
Ogni persona è libera di pensare quello che vuole e credere quello che ritiene più giusto…
…Tutto ciò può realizzarsi perché stiamo superando la società dei bisogni insoddisfatti e stiamo entrando nella società dei bisogni soddisfatti, ove è d’obbligo lavorare e studiare.”

Giuseppe Calocero

Il caldo respiro della speranza.

Il futuro dell’umanità non si può misurare sul valore del profitto, ma sul valore della soddisfazione di bisogni dell’umanità.
Tutti coloro che sentono di essere per il genere umano, per la vita, per la pace devono iniziare a riflettere su un “Mondo Nuovo” ove profitto e salario siano cacciati nelle anticaglie della storia.

“La libertà materiale e la libertà spirituale sono intimamente legate l’una all’altra.
La civiltà presuppone uomini liberi, perché soltanto da uomini liberi essa può essere concepita e realizzata.”

Albert Scheitzer

Rispetto per la vita.


Non può esserci civiltà se non vi sono uomini liberi dal lato materiale e spirituale!

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