mercoledì 28 gennaio 2009

"Cerca sempre ciò che ami per non accontentarti di ciò che trovi"

“Cerca sempre ciò che ami per non accontentarti di ciò che trovi.”

“L’essere umano, sin dall’inizio della sua evoluzione, ha dovuto lottare per combattere
la fame, la sete, la necessità di difendere il suo corpo dalla varietà delle stagioni, la necessità
di avere un tetto, dove ripararsi.
All’inizio della storia dell’umanità era presente tra gli individui comunione di obiettivi e
di interessi tale da costituire una comunità di persone unite.
Con la scoperta dei metalli e della loro lavorazione è iniziata un’era di divisione, in cui il più
forte prevaleva sul più debole.
In ogni epoca, poi succedutasi nella storia, la speranza di superare le necessità del bisogno e il desiderio di un mondo privo di necessità ha condotto
l’essere umano a immaginare mondi diversi, anche tramite la nascita delle religioni.
Il sogno di un mondo nuovo ha sempre albergato negli animi delle persone, soprattutto
quelle più umili e sensibili, anche se veniva sempre sopito dall’impossibilità
di dare atto alla sua realizzazione.
Ogni mutamento sociale nella storia è stato sempre rappresentato come miglioramento
della condizione umana e sebbene ciò in realtà non avvenisse,
la storia procedeva e proseguiva nel suo corso naturale.
L’abbattimento del feudalesimo ha sviluppato al massimo le forze della produzione e ha
raggiunto traguardi straordinari.
L’essere umano in questo processo impetuoso e meraviglioso ha pensato che fosse finalmente giunta la nuova frontiera nella quale godere dei beni della natura e dei suoi derivati.
Così non è stato!
Tante persone hanno continuato a soffrire il bisogno delle necessità, la maggior parte ha continuato a non soddisfarlo per nulla.
In numerosi casi la diversità di interessi ha condotto a scontri bellici e milioni di persone hanno
perduto la vita per una causa ingiusta e non sentita.
La nuova società, con il tempo, è divenuta un freno allo sviluppo delle forze della produzione, quando, in tantissimi casi, per l’ottica del mercato e del Guadagno, non ha, addirittura, distrutto gli
stessi prodotti.
Oggi quello che era nuovo è vecchio.
La storia implacabile è andata avanti e il vecchio mondo non è più in linea con essa.
La speranza di superare la necessità dei bisogni e il sogno di una società senza bisogni
non possono più identificarsi nella vecchia società, che è oramai un vestito molto
stretto per lo sviluppo raggiunto.
Occorre il nuovo!
C’è necessità di ricercare ulteriori nuove frontiere!
C’è bisogno di un Mondo Nuovo!
La nuova società deve garantire a ognuno un lavoro, una casa, una pensione, una sanità
per l’essere umano, una scuola dove far crescere la conoscenza, in cui ogni individuo,
dopo aver soddisfatto i suoi bisogni, abbia la possibilità di essere libero e non più schiavo dell’ignoranza, dei tabù, delle superstizioni e delle tradizioni.
La nuova società deve garantire tutti gli strumenti che siano utili per godere di una
vita serena e felice, in modo da consentire che ogni persona possa esprimere liberamente la sua personalità e i suoi desideri,
senza essere frenata da organi statali, che decidono per lei.”


Il dolce sapore del cielo
Giuseppe Calocero

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